AFFRONTARE UN INTERVENTO CHIRURGICO
Una volta che voi, unitamente al Dott. Franceschini e al vostro Medico di base, avrete deciso di affrontare un trattamento chirurgico perchè un particolare intervento potrà risolvere i vostri problemi, è necessario capire quali sono i benefici, i rischi e cosa dovete aspettarvi da questa procedura. E’, altresì, fondamentale preparasi fisicamente e psicologicamente ben sapendo che il buon esito dell’intervento dipende anche dalla motivazione del paziente stesso; il percorso di rieducazione, una corretta e metodica riabilitazione, molto spesso, costituiscono una parte essenziale del trattamento chirurgico e, se mal condotti, possono vanificare i benefici di un intervento tecnicamente riuscito e ben eseguito. Essere pertanto preparati a ciò che vi accadrà, aiuta ad ottenere un recupero migliore e più veloce.
E’ mandatorio ridurre i rischi legati alle patologie concomitanti e alle abitudini di vita (dieta, fumo, alcool, ecc.): per questo motivo si consiglia di sottoporsi a tutte le indagini specialistiche riguardanti le eventuali patologie di cui siete affetti e discutere con i vari specialisti come ridurre al minimo l’impatto che l’intervento può avere su di esse.
Perdere peso (gradualmente e non repentinamente in prossimità dell’intervento), ridurre drasticamente il fumo e l’assunzione di alcoolici e tonificare la muscolatura riducono i rischi di infezione e accelerano i tempi di recupero.
Prima dell’intervento il Dott. Franceschini vi sottoporrà a un’attenta valutazione anamnestica e clinica per escludere che vi siano condizioni che possano interferire con il buon esito dell’intervento. Banali condizioni cliniche che al paziente potrebbero risultare secondarie, per esempio ascessi dentali o altre infezioni croniche (cistiti, ecc.) possono costituire un rischio non trascurabile di infezione.
Le analisi preoperatorie di routine che generalmente verranno effettuate qualche settimana prima dell’intervento, comprenderanno gli esami ematici, l’elettrocardiogramma e radiografie del torace e della regione da operare (se necessarie). La valutazione anestesiologica servirà per definire il rischio operatorio e per decidere quale anestesia sarà più indicata nel vostro caso. La gran parte delle patologie ortopedico-traumatologiche possono essere attualmente eseguite con anestesie periferiche (spinale e blocchi nervosi).
Negli ultimi anni le nuove tecnologie, le vie chirurgiche mininvasive, l’utilizzo di farmaci e procedure specifiche per ridurre il sanguinamento, hanno reso sempre meno necessarie le trasfusioni di sangue. Pur tuttavia, in alcuni casi, negli interventi di chirurgia maggiore (es. chirurgia protesica) esse si possono rendere necessarie. Consapevoli della assoluta sicurezza di una trasfusione, è possibile, nei pazienti ritenuti idonei e relativamente giovani, l’autodonazione (o predeposito).
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
Per gli interventi di chirurgia maggiore (protesica specialmente), è necessaria una pulizia meticolosa degli arti, non trascurando le unghie ed eventualmente segnalando qualsiasi banale infezione, irritazione o rush cutanei.
La sera prima, pertanto, è consigliabile fare una doccia lavandosi utilizzando eventualmente saponi antibatterici e dormire su biancheria pulita.
La zona di intervento dovrà essere accuratamente depilata assicurandosi di non provocare lesioni, anche superficiali, della cute.
Qualsiasi tipo di smalto deve essere asportato, così pure rimosso qualsiasi elemento metallico (anelli, orecchini, piercing, ecc.).
Il pasto serale non deve essere pesante e dopo la mezzanotte non è più possibile mangiare né bere alcunchè.
E’ concessa esclusivamente l’assunzione, con poca acqua, dei medicinali della vostra terapia abituale (previo assenso del chirurgo e dell’anestesista).
Munirvi di stampelle (quando necessario) e di tutti i presidi medici e riabilitativi che vi verranno indicati.