Le patologie degenerative di anca e ginocchio sono molteplici e sostenute da cause diverse; traumi, lesioni, usura dovuta ad attività ad elevato impatto o semplicemente alla predisposizione genetica contribuiscono all’insorgenza di dolori e limitazioni funzionali che influiscono negativamente sulla qualità della vita fino a ridurre sensibilmente le comuni attività quotidiane.
Indipendentemente dalla causa e dalla patologia che lo ha prodotto, il dolore articolare di anca e ginocchio può essere controllato e, a volte risolto, attraverso farmaci, esercizi fisici, terapie riabilitative e chirurgia minore. Tuttavia, quando le condizioni sono tali da non essere più  controllabili, l’unica soluzione è quella di sostituire l’articolazione con una protesi artificiale.

La chirurgia protesica di anca e ginocchio ha migliorato sensibilmente la qualità della vita di milioni di persone alleviando i dolori e ripristinando la funzione e il movimento di articolazioni affette da patologie artrosico-degenerative.

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I pazienti con una protesi articolare ben riuscita sono in grado di riprendere le comuni funzioni della vita quotidiana quali il camminare, fare le scale e partecipare alle comuni attività ricreative senza dolore.
Ma se alcuni pazienti sono soddisfatti di aver recuperato questi obiettivi basici, altri si aspettano di poter tornare a praticare sport e hobbies anche fisicamente impegnativi.
Se state considerando di sottoporvi a un intervento di chirurgia protesica, dovreste avere un colloquio aperto e onesto con il vostro chirurgo riguardo alle aspettative di riduzione del dolore e di recupero funzionale dopo l’intervento. In questo modo potrete capire cosa aspettarvi sin dalle fasi precoci del recupero fino al risultato finale.
Tenendo conto della patologia di cui siete affetti e delle vostre uniche condizioni fisiche e mentali prima dell’intervento, anche il chirurgo definirà degli obiettivi e delle aspettative riguardo al vostro recupero.
Porsi delle aspettative elevate e non realistiche può portare ad un’insoddisfazione riguardo al risultato finale.
Avere, d’altro canto, delle basse aspettative può influire in modo negativo sul percorso riabilitativo e sul pieno recupero.
E’ quindi necessario e fondamentale avere un colloquio approfondito con il vostro chirurgo prima dell’intervento in modo tale che le aspettative di entrambi siano allineate per ottenere il massimo livello di soddisfazione dall’intervento chirurgico che state per affrontare.

In Italia vengono impiantate circa 200.000 protesi di anca e ginocchio all’anno. Nonostante queste procedure portino a risultati nella maggiorparte positivi, tuttavia le articolazioni artificiali hanno una sopravvivenza limitata (circa 20-25 anni per l’anca e 15-20 per il ginocchio); l’usura dei materiali porta alla mobilizzazione della protesi stessa e all’instabilità articolare. In questi casi è necessario un intervento di revisione che consiste nel rimuovere la vecchia protesi e impiantarne una nuova. Questa procedura, più complessa dell’intervento di primo impianto, presenta altresì rischi maggiori e risultati limitati dal punto di vista della funzionalità.

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Questi motivi hanno spinto negli anni sia i chirurghi che le aziende e le industrie che operano nel campo ortopedico a cercare di aumentare le performance delle protesi e prolungarne la longevità.
Ciò è stato possibile migliorando le tecniche chirurgiche, gli strumentari e con l’utilizzo di nuovi materiali sempre più tecnologicamente avanzati per ridurre l’usura dovuta all’attrito dei cicli di movimento a cui la nuova articolazione è sottoposta.
L’accurata pianificazione preoperatoria, l’utilizzo di software innovativi fino all’impiego di navigatori e robot chirurgici hanno reso questi interventi estremamente sofisticati, con risultati migliori e più riproducibili.

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Le tecniche mininvasive a conservazione dei tessuti molli soprattutto muscolari ha, altresì, ridotto i tempi di recupero e le performance a lungo termine.
Avere una protesi articolare, oggigiorno non è più considerata come una disabilità, bensì una nuova opportunità per migliorare la qualità della vita di ognuno di noi.