Durante il periodo postoperatorio immediato il vostro chirurgo vi fornirà precise indicazioni sulle terapie e sulle cure necessarie per il recupero. Nella maggioraparte degli interventi chirurgici, il vostro attivo coinvolgimento e la dedizione al programma riabilitativo, sono necessari e fondamentali per ottenere un veloce e migliore risultato finale.

Il giorno dell’intervento

Immediatamente dopo l’intervento chirurgico, se sarete stati sottoposti a una anestesia periferica, verrete trasferiti in reparto; al contrario, per gli interventi di chirurgia maggiore e dopo anestesie generali, verrete trattenuti in una zona di monitoraggio continuo chiamata “risveglio” dove le vostre condizioni verranno costantemente monitorate da infermieri e anestesisti fino alla stabilizzazione delle stesse, quindi verrete riportati in reparto; il periodo di osservazione in “risveglio” dura all’incirca da 1 a 4 ore.

Cura della ferita

A coprire e proteggere la ferita chirurgica, vi sarà un cerotto sterile che verrà cambiato regolarmente in occasione delle medicazioni che verranno programmate dal chirurgo in base alle specifiche necessità.
A seconda del tipo di sutura, i punti (metallici, in filo o riassorbibili) verranno rimossi o cadranno spontaneamente circa 2 settimane dopo l’intervento.
E’ concesso di bagnare la ferita alla desutura, avendo cura di mantenerla detersa e pulita utilizzando saponi neutri. Le croste dovranno cadere da sole; non cercate di rimuoverle.

Terapie farmacologiche

Vi verranno prescritti farmaci di classi diverse per il controllo del dolore. Le profilassi antibiotica per la prevenzione delle infezioni verrà praticata esclusivamente in ospedale. Nella chirurgia degli arti inferiori generalmente vi verrà prescritta una profilassi anti-tromboembolica con eparina; essa, dovrà essere somministrata quotidianamente alla stessa ora e protratta fino alla ripresa della normale deambulazione, ove non diversamente indicato.

Terapie fisiche

Mantenere l’arto elevato e, quando non diversamente indicato, muovere l’articolazione operata e quelle a monte e a valle aiuta a ridurre il gonfiore e a recuperare più velocemente la funzionalità.
In caso di interventi agli arti inferiori, il carico sarà concesso o proibito in base alle  caratteristiche individuali.
E’ sempre consigliato il rinforzo muscolare, in genere isometrico (senza muovere l’articolazione), già dalle prime fasi postoperatorie; un programma dettagliato di esercizi da eseguire al domicilio vi verrà fornito dal chirurgo o dal riabilitatore.
Il fisioterapista, soprattutto negli interventi di chirurgia maggiore, è una figura molto importante che vi guiderà nelle varie fasi del percorso riabilitativo fino al recupero completo.

Follow Up

Verranno programmati controlli seriati per valutare i vostri progressi fino al raggiungimento del completo recupero. A guarigione avvenuta, nella chirurgia protesica è consigliato, anche in caso di benessere, di sottoporsi a una valutazione clinica e radiografica almeno ogni 2 anni. Riferirsi immediatamente al proprio chirurgo in caso di comparsa di qualsiasi sintomo anomalo o dolore.

Programma domiciliare

Una volta dimessi assicuratevi di avere un aiuto per svolgere le comuni mansioni domestiche come cucinare, lavare e fare la spesa.
Procuratevi gli ausili, quando indicato, che possano rendersi necessari soprattutto nei postumi di interventi di chirurgia maggiore degli arti inferiori come ad esempio alza-water, sedie e poltrone alte con un’adeguata stabilità a terra, uno schienale fisso e con dei braccioli su cui sostenervi.
Accertatevi di avere facile accesso alla vasca o alla doccia; munirvi, eventualmente, di appositi supporti.
Rimuovete i tappeti e rendete i passaggi in casa il più agevole possibile.
In caso di chirurgia agli arti inferiori, mantenere le gambe elevate ridurrà il gonfiore e conseguentemente il dolore.
L’applicazione di ghiaccio sulla zona operata o dolente per 15-20 minuti 3-4 volte al giorno ridurrà sensibilmente il dolore e il gonfiore; tuttavia è consigliabile l’utilizzo dei farmaci antidolorifici prescritti alla dimissione quando i sintomi sono fastidiosi (non aspettare che il dolore diventi insopportabile).