{"id":8229,"date":"2016-09-22T13:17:47","date_gmt":"2016-09-22T12:17:47","guid":{"rendered":"http:\/\/www.massimofranceschini.it\/?page_id=8229"},"modified":"2016-11-08T10:49:46","modified_gmt":"2016-11-08T10:49:46","slug":"medicina-rigenerativa","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/www.massimofranceschini.com\/approfondimenti\/medicina-rigenerativa\/","title":{"rendered":"Medicina rigenerativa"},"content":{"rendered":"

\"rigenerativa01\"La medicina rigenerativa<\/strong> rappresenta una grande promessa per l\u2019ortopedia. Se i chirurghi ortopedici affrontano continuamente sfide per quanto riguarda la guarigione delle articolazioni e dei tessuti muscoloscheletrici affetti da patologie, la medicina rigenerativa si propone di sviluppare nuove terapie in grado di sostituire<\/strong>, riparare<\/strong> o promuovere la rigenerazione dei tessuti<\/strong>.<\/p>\n

Esistono processi riparativi naturali che l\u2019organismo mette in atto ogni qualvolta i tessuti vengono traumatizzati o si rovinano per patologie degenerative di ogni tipo.<\/p>\n

Questi meccanismi di \u201cautoriparazione\u201d tuttavia sono meno efficaci in alcune condizioni e per alcuni tipi di tessuti dove l\u2019apporto ematico \u00e8 scarso, per esempio in corrispondenza dei tendini<\/em><\/strong> (specialmente dove questi si inseriscono sull\u2019osso) o nelle articolazioni<\/em><\/strong> dove gli insulti alle cartilagini risultano difficili da riparare. E anche l\u2019osso<\/em><\/strong>, che possiede capacit\u00e0 rigenerative molto spiccate, a volte pu\u00f2 non guarire.<\/p>\n

La rigenerazione dei tessuti muscolo-scheletrici richiede 4 componenti chiave: le cellule, segnali morfogenetici, un\u2019adeguata \u201cimpalcatura\u201d e un appropriato ambiente.<\/p>\n

Quando uno o pi\u00f9 di questi componenti sono deficitari, la guarigione dei tessuti non avviene efficacemente e ci\u00f2 pu\u00f2 portare a dolori cronici e a limitazioni funzionali fortemente invalidanti.<\/p>\n

La medicina rigenerativa<\/strong> si propone di sviluppare nuove terapie in grado di sostituire, riparare, o promuovere la rigenerazione tissutale.<\/p>\n

Segnali morfogenetici sono pi\u00f9 frequentemente forniti da singoli fattori di crescita, per esempio, il plasma ricco di piastrine (PRP)<\/strong> che potenzialmente ha la facolt\u00e0 di rigenerare i tessuti.<\/p>\n

Nonostante il sangue sia formato prevalentemente da liquido (il plasma<\/strong>), la compone nte corpuscolata \u00e8 quella funzionale. Essa comprende i globuli<\/strong> rossi<\/strong> (che trasportano l\u2019ossigeno), i globuli<\/strong> bianchi<\/strong> (le cellule dell\u2019immunit\u00e0) e le piastrine<\/strong>. Queste ultime, oltre ad avere come funzione principale quella di controllare la coagulazione, sono ricche di centinaia di proteine, i cosiddetti fattori di crescita<\/strong>.<\/p>\n

Il PRP<\/strong> \u00e8 plasma molto pi\u00f9 ricco di piastrine rispetto a quello che si trova nel sangue (5-10 volte maggiore) ed \u00e8 ottenuto attraverso la centrifugazione del sangue stesso del paziente .<\/p>\n

Il prodotto ottenuto, appunto il PRP, sebbene non sia completamente chiaro il meccanismo, tuttavia sembra velocizzare e promuovere la guarigione dei tessuti, specialmente quelli muscolari e tendinei.<\/p>\n

Il suo utilizzo maggiore, infatti, \u00e8 nelle lesioni muscolari, nelle tendiniti o in chirurgia, applicato nella zona di sutura dei tendini rotti per aiutarne il processo di cicatrizzazione\/guarigione.<\/p>\n

Sebbene per il trattamento dei tessuti lesi possano essere utilizzate cellule gi\u00e0 differenziate proprie di questi tessuti, tuttavia la maggiorparte degli sforzi della ricerca negli ultimi anni si sono rivolti alle cellule staminali mesenchimali<\/strong><\/em>.<\/p>\n

Esse possono essere reperite in molteplici tessuti e si possono differenziare verso linee cellulari diverse, come per esempio nel condrocita<\/strong> (cellule cartilaginee), miocita<\/strong> (cellule muscolari) o osteocita<\/strong> (cellule ossee).<\/p>\n

L\u2019utilizzo di queste cellule mesenchimali attraverso l\u2019iniezione locale aiuta a promuovere le capacit\u00e0 rigenerative della cartilagine, dei muscoli e dei tendini.<\/p>\n

Queste cellule hanno, altres\u00ec, propriet\u00e0 antinfiammatorie ed agiscono, pertanto, sul dolore e la tumefazione che ne rappresentano i sintomi principali.<\/p>\n

Le cellule staminali mesenchimali sono anche una ricca fonte di fattori trofici.<\/p>\n

Le principali fonti di cellule mesenchimali sono il midollo<\/strong> osseo<\/strong> e il grasso<\/strong>.<\/p>\n

Quest\u2019ultimo rappresenta attualmente la fonte migliore perch\u00e9 il tessuto adiposo<\/strong><\/em> \u00e8 una delle fonti pi\u00f9 ricche di cellule staminali nel nostro organismo (circa 2500 volte maggiore rispetto a quelle che risiedono nel midollo osseo) e altres\u00ec molto pi\u00f9 efficaci perch\u00e9 protette dalla loro \u201cnicchia biologica<\/strong>\u201d.<\/p>\n

\"rigenerativa02\"<\/p>\n

Le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo hanno anche una capacit\u00e0 immunomodulatoria molto superiore rispetto a quelle presenti nel midollo osseo e ci\u00f2 pu\u00f2 rappresentare un grande beneficio per pazienti con condizioni o patologie autoimmuni.<\/p>\n

L\u2019ulteriore vantaggio dell\u2019utilizzo di cellule staminali da grasso \u00e8 la facilit\u00e0 e scarsa invasivit\u00e0 del prelievo che avviene attraverso una mini-liposuzione addominale eseguita in anestesia locale.<\/p>\n